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Cosa leggiamo a maggio?

Seconda parte dei consigli di lettura del mese in corso, scelti tra le novità editoriali presenti in biblioteca

 
La città fra le nuvole, di Anthony Doerr.
Collocazione 8SF.DOE
Costantinopoli, 1453. Sulla città sotto assedio si abbatte la violenza dell'esercito ottomano. All'interno delle mura, la dodicenne Anna abita in una casa di ricamatrici, trabocca di curiosità e, da quando ha trovato l'antico libro greco che racconta di Ètone, legge alla sorella malata le avventure dell'umile pastore dell'Arcadia che sogna di trasformarsi in un uccello per raggiungere un'utopica città nel cielo. Secoli dopo, in una biblioteca nell'Idaho dei nostri giorni, l'anziano Zeno placa i suoi fantasmi allestendo con cinque bimbi delle elementari una trasposizione teatrale del mito di Ètone; ancora non sa che il diciassettenne Seymour, che parla con i gufi, sta mettendo a repentaglio le loro vite. Anche Konstance, in un futuro lontanissimo, legge. Non ha mai visto la Terra, ha quattordici anni e da sempre è in viaggio su un'astronave, con altre ottantacinque persone, alla ricerca di un pianeta extrasolare su cui vivere. Mentre sfreccia in un vuoto freddo e silenzioso, davanti a sé ha un rompicapo: più di cento ritagli di carta con sopra delle parole. Costantinopoli, 20 febbraio 2020, Ètone... Tre piani temporali, tre orbite a distanze diverse da un comune centro di gravità. Su ciascun piano, dei tenaci sognatori; il centro che li tiene legati a sé e ne determina le traiettorie è un libro eterno, modello di utopia e immaginazione. Intorno a questo oggetto misterioso Anthony Doerr costruisce un romanzo torrenziale, un omaggio al potere delle storie e dei libri che le contengono, irriducibile testimonianza del passaggio dell'uomo sulla Terra.
 
La parola amore uccide, di Jadel Andreetto & Guglielmo Pispisa.
Collocazione 8G.AND
L'agente scelto Tanino Barcellona è stato trasferito in Alto Adige da mesi, ma se gli avessero detto che a Bolzano si può crepare di caldo, non ci avrebbe creduto. A surriscaldare la provincia autonoma non è solo l'estate torrida, ma anche un'atmosfera d'odio che sembra sul punto di esplodere. In un centro d'accoglienza per immigrati infatti un ordigno uccide una volontaria. Del caso vengono incaricati Tanino e Karl Rottensteiner, il tormentato ispettore diventato ormai suo amico. Karl, tuttavia, è distratto da altro: la sua ex fiamma e primo dirigente della Mobile, Angelica Guidi, è coinvolta in un delitto che sembra affondare le radici nel passato. Per affrontare i due casi, ognuno di loro dovrà fare i conti con i propri fantasmi. Nella cornice di una regione segnata da rigurgiti d'intolleranza e conflitti mai pacificati si snoda questa storia nera, in cui la miscela di questioni private e contraddizioni sociali è indissolubile.
 
La vita accade. Una storia che fa luce sulle emozioni maschili, di Alberto Pellai.
Collocazione 853.92.PEL
Questa è una storia che parla di uomini. «Uomini che non sanno dare parola alle proprie emozioni e quindi le trasformano in silenzi, oppure in azioni disfunzionali.» Paolo sta per diventare padre. Sua moglie Chiara lo sveglia in piena notte per dirgli che è giunto il momento. Quando salgono in macchina e partono alla volta dell'ospedale, Paolo sa che quel viaggio gli cambierà la vita. E mentre viene travolto da un turbine di emozioni e ricordi, non può fare a meno di ripercorrere la sua storia, abitata da figure maschili che gli hanno lasciato ferite profonde, alcune ancora aperte. Un passato dove sofferenza e disagio hanno agito senza tregua, trasformando in sopravvivenza ciò che avrebbe dovuto essere esistenza. Ripensa quindi al padre biologico Bruno, al padre «di fatto» Oreste e al padre affidatario Giancarlo, a come le loro emozioni, represse e mal gestite, siano diventate delle pericolose micce, capaci di scatenare incendi devastanti. La fatica di questi padri nel gestire la propria sfera emotiva ha plasmato la crescita di Paolo, che trascina la sua vita in un ininterrotto «qui e ora» in cui il lavoro diventa un alibi per fingere di vivere, rimanendo un eterno migrante alla ricerca di un approdo. Ma se da una parte sente di aver ereditato le loro difficoltà, dall'altra coltiva anche la speranza dell'uomo che può diventare grazie all'incontro con Chiara e al potere trasformante della nascita del figlio Tommaso. Ecco allora che a fronte di relazioni pericolose e tossiche, che distruggono, nascono anche relazioni costruttive e accudenti, che salvano. Con una prosa attenta e profonda, che coniuga la conoscenza dello psicoterapeuta con l'abilità del narratore, Alberto Pellai mette in scena il mondo interiore degli uomini, trasformando la loro solitudine e il loro silenzio in una vicenda universale. E racconta, in queste pagine cariche di sentimento, la storia di un uomo che li rappresenta tutti, che mostra come solo facendo pace con il proprio passato si può diventare persone risolte, compagni e padri migliori.
 
L'equazione del destino, di Jennie Fields.
Collocazione 813.6.FIE
Chicago, 1950. Rosalind Porter ha sempre sfidato le aspettative comuni, lavorando come fisica al Progetto Manhattan e iniziando una relazione con il suo collega Thomas Weaver. Cinque anni dopo la fine di entrambe le esperienze, il suo senso di colpa per la bomba atomica e il dolore per il tradimento di Weaver si intrecciano. Le manca disperatamente il lavoro in laboratorio, eppure si è quasi rassegnata a una vita più convenzionale. Finché Weaver si rimette in contatto con lei, e anche l'FBI. L'agente speciale Charlie Szydlo le chiede di spiare Weaver, sospettato dal governo americano di aver passato segreti nucleari all'Unione Sovietica. Rosalind ha contribuito a sviluppare questi segreti e conosce meglio di chiunque altro il potere devastante di tale conoscenza. Anche se con molte remore, la donna accetta di collaborare. Man mano che i sentimenti di Rosalind si fanno più profondi sia per Weaver che per Charlie, aumenta anche il rischio che affronta. Chi sceglierà: l'uomo che le ha insegnato ad amare, o l'uomo che il suo amore potrebbe salvare? Stavolta, nessuna legge della fisica potrà aiutarla a trovare la soluzione. Mescolando la Storia con la finzione narrativa, Jennie Fields ci regala un romanzo che racconta in maniera magistrale la difficoltà dell'emancipazione femminile negli anni Cinquanta e le ardue scelte che occorre compiere quando il cuore ti tradisce ed è in gioco il destino di una nazione.
 
Esitazione, di Lu Xun.
Collocazione 895.13.LU
Con Lu Xun (1881-1936) inizia, nei primi del Novecento, la letteratura cinese moderna. Autore di opere narrative, per di più scritte nella «lingua piana», cioè quella più comunemente parlata («il fondatore della lingua cinese moderna», lo presentava Dario Fo), con la sua opera compiva due rivoluzioni nella tradizione. L’una nel genere: nel Celeste Impero solo le composizioni poetiche erano considerate vera letteratura; l’altra nella scrittura: fino ad allora, era obbligatoria «la lingua letteraria», ovvero la aulica, artificiale, poco comprensibile fuori dall’élite. I suoi racconti mostrano i due aspetti complementari del cambiamento sociale e della resistenza ad esso. Per lo più parlano di storie piccole, quoti-diane, che dipingono in modo vivacissimo la vita nei villaggi e nei quartieri delle persone vere, incastrate nelle ironie, o nei paradossi, o nelle tragedie della loro esistenza. In uno stile ondeggiante tra il satirico e il grottesco. «Quando pubblica questa seconda raccolta di racconti», scrive nella Postfazione la curatrice Nicoletta Pesaro, «composti a Pechino nel breve arco di tempo tra il 1924 e il 1925, Lu Xun passa dall’angosciato appello del combattente pessimista ma non ancora rassegnato al silenzio, dalle “grida” lanciate per risvegliare gli animi assopiti o ottusi del suo popolo, a un “camminare avanti e indietro in preda all’incertezza” (significato del titolo di questa seconda antologia). Il coraggio della disperazione si trasforma in uno stato di profondo dilemma».
 
La materia alternativa, di Laura Marzi.
Collocazione 853.92.MAR
I ragazzi che non fanno l'ora di religione si chiamano Hossein, Amal, Safia, Michele, Meng e sono bengalesi, egiziani, italiani, cinesi. La protagonista di questa storia insegna loro una materia che si definisce a partire dal suo contrario, una materia che ai consigli di classe non conta nulla, che non ha programmi e, nel caso dell'istituto professionale in cui ci troviamo, non ha nemmeno un'aula. Nelle sue ore sparpagliate tra mensa, aula video e palestra, si inventa uno spazio in cui parlare con i ragazzi di sesso, di rapporti di potere tra uomini e donne, di discriminazione, razzismo, pornografia. Si appropria di questa zona franca, questo spicchio di far west tra le ore di inglese e matematica, per mettere in discussione le loro idee sull'identità di genere, l'orientamento sessuale, il consenso. E per farsi ascoltare da questi adolescenti, che a volte non sanno nemmeno l'italiano e magari dopo la scuola spacciano o fanno da genitori ai loro fratelli, li provoca, li spiazza, chiede la loro opinione, ascolta la loro musica, racconta di sé e della sua visione del mondo. Se in classe è appassionata e intransigente, fuori dalla scuola la sua vita è caotica e piena di crepe; abita in un monolocale di diciotto metri quadri e pratica con convinzione la materia alternativa all'amore: cerca gli uomini quando è triste e si annoia, da loro vuole il gioco, la tenerezza, il piacere, rifugge dalla religione della coppia e non crede che fare un figlio e costruire una famiglia possa dar senso a una vita. La seguiamo per un anno scolastico dentro e fuori dalla classe - tra un collegio docenti, un flirt nato in un negozio di casalinghi e un tentativo di spiegare il sessismo ad Amal e Nadir - in un momento cruciale della sua esistenza, in cui è costretta a guardare in faccia alcuni dei suoi nodi irrisolti. A tenere insieme, in un cortocircuito fertile, una riflessione necessaria sul modo in cui facciamo scuola oggi in Italia e il ritratto di una giovane donna anticonvenzionale sono l'intelligenza, la dolcezza e l'autoironia del personaggio a cui Marzi regala corpo e voce.
 
Il Gigante e la Madonnina, di Luca Crovi.
Collocazione 8G.CRO
Maggio 1932. Sotto lo sguardo attento della Madonnina, i milanesi si preparano ad assistere all'evento sportivo del momento: il ritorno sul ring di San Siro del boxeur Primo Carnera. Osannato da Mussolini per incarnare la forza e il coraggio dell'Italia fascista, le sue gesta e le sue vittorie in giro per il mondo l'hanno ormai reso un simbolo dello spirito nazionale all'estero, un motivo d'orgoglio per l'intero Paese. Eppure, qualcuno trama nell'ombra perché il gigante del pugilato italiano perda il proprio incontro. Qualcuno con cui il commissario Carlo De Vincenzi, conosciuto da tutti come "il poeta del crimine", ha già avuto a che fare in passato. Intanto, la morte di una giovane donna impegna il poliziotto. Si è lanciata dalla cima del Duomo ma a De Vincenzi qualcosa non torna... Dopo i due precedenti romanzi, continua l'omaggio appassionato di Luca Crovi alla Milano che fu, e al poliziotto di culto del giallo italiano creato da Augusto De Angelis a cavallo tra gli anni Trenta e Quaranta.
 
L'autismo. Conoscerlo e affrontarlo, di Luca Surian.
Collocazione 616.85.SUR
Incontrano molte difficoltà nel comunicare e nello sviluppare nuove amicizie, sono costretti a muoversi in un mondo sociale che appare loro privo di significato e di interesse, sono spesso dotati di originalità e creatività: sono i bambini con un disturbo dello spettro autistico. Aiutarli nel loro cammino verso una maggiore indipendenza è un obiettivo che la ricerca scientifica e le istituzioni educative e sanitarie hanno reso possibile. Per contribuire a questo progresso, dobbiamo capire cos'è l'autismo, quali le possibili cause e i processi cognitivi che lo caratterizzano, senza tralasciare le tecniche e le attività educative che possono essere adottate con successo.
 
Ferite a morte. Dieci anni dopo, di Serena Dandini.
Collocazione 853.92.DAN
«Dalla sua prima uscita Ferite a morte si è trasformato nel tempo in un potente strumento di denuncia e in un mezzo efficace per aprire un dialogo con le istituzioni. Purtroppo – e sottolineiamo questo purtroppo – diventato un classico. Non lo avremmo mai voluto, speravamo sinceramente che le cose cambiassero con più rapidità, ma siamo ancora qui a contare (come dimostrano i dati aggiornati in questa nuova edizione) e – nonostante le buone leggi che sono state varate nel nostro Paese – i numeri sono sempre impressionanti. La situazione è tuttora a rischio e la pandemia da Covid-19 non ha fatto altro che aumentare il pericolo per le donne rinchiuse in casa per il lockdown. «Io resto a casa», lo slogan che ha scandito quelle giornate, non è stato uguale per tutti ma ha costretto molte vittime di violenza domestica a convivere con i loro aguzzini.
Era necessario aggiornare questa nuova edizione di Ferite a morte con un monologo, "Casa dolce casa", che racconta proprio questa situazione paradossale e, tra le altre storie inedite che sono nate lavorando sul campo, abbiamo voluto anche aggiungere una voce maschile. É l’ultimo monologo del libro, vuol essere una speranza di cambiamento e un invito simbolico a tutti gli uomini a farsi carico insieme a noi di questo dramma che non è una cosa “da donne”, ma li riguarda in prima persona e soprattutto non è ineluttabile come un destino avverso bensì è solo un’eredità culturale che può e deve essere cambiata.» (Serena Dandini e Maura Misiti).
 
Quattro stagioni per vivere, di Mauro Corona.
Collocazione 853.9.COR
Per sostentare la madre malata, Osvaldo ha bisogno di carne, e parte a caccia di camosci. Si prepara a passare parecchio tempo nel freddo del bosco, quando si imbatte in quello che sembra un enorme colpo di fortuna. Un camoscio appena ucciso, e sepolto nella neve dai cacciatori, che verranno a riprenderselo. Osvaldo cede alla tentazione e prende il camoscio. Non ci vorrà molto perché i legittimi proprietari, i gemelli Legnole, due brutte persone, di corpo e di anima, vengano a sapere chi ha rubato il loro camoscio. E decidano che il colpevole dovrà pagare con la morte. Inizia così per Osvaldo un anno di vita in mezzo ai boschi e alle montagne, tra agguati, pedinamenti, rischi mortali, in fuga dalla ottusa follia dei gemelli, fino al sorprendente finale. Mauro Corona, ispiratissimo, ci regala un romanzo travolgente, ricco di colpi di scena, e animato da personaggi tanto realistici quanto archetipici.