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editoriale di maggio

Utilità e bellezza, la lezione di Vanvitelli
 
 
 
Com è bella e preziosa l’acqua. Ce ne siamo resi conto ancora di più in questi anni di siccità.
 
L’acqua disegna paesaggi, naturali ma anche creati dall’uomo. Come la spettacolare sequenza di cascate e vasche ideata da Luigi Vanvitelli nel parco della Reggia di Caserta, una delle più vaste e sontuose residenze reali d’Europa che il grande architetto, di cui quest’anno ricorrono i 250 anni dalla morte, progettò per re Carlo di Borbone alla metà del 700. Vanvitelli amava coniugare bellezza e funzione, come si può vedere nel nuovo allestimento permanente a lui dedicato all’inizio dell’itinerario di visita della Reggia. 
E come è testimoniato da un’altra opera commissionata dal re, l’Acquedotto Carolino realizzato per condurre alla residenza reale acque distanti quasi quaranta chilometri, necessarie per alimentare cascate e fontane del parco ma anche molte attività produttive disposte lungo il percorso, come la manifattura di seta di San Leucio. Un’impresa di ingegneria idraulica allora all’avanguardia che vanta anche una meraviglia architettonica: i Ponti della Valle, imponente viadotto a triplice ordine di archi, lungo oltre 500 metri e alto 56 che si staglia come una monumentale quinta teatrale presso Valle di Maddaloni. E che si può visitare, grazie a itinerari guidati organizzati dal Museo della Reggia
 
 
Emanuela Rosa-Clot,
Direttrice di Bell’Italia
 
 
 
 
Pagina a cura di Laura Pesce