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È marzo, cosa leggiamo? - Parte seconda

Consigli di lettura per il mese in corso
 
La vita in un istante, di Gabrielle Zevin
Collocazione 813.6 ZEV
Aviva Grossman ha ventun anni e un’unica colpa: essersi innamorata di un importante uomo politico. Ma, quando quella relazione diventa di dominio pubblico, i media non hanno pietà: travolta da una valanga di accuse, illazioni e (falsi) moralismi, Aviva non trova comprensione neppure nella famiglia ed è costretta ad allontanarsi dalla Florida e a cambiare nome, nella speranza che il tempo cancelli le tracce del suo errore. Se non il perdono, almeno l’oblio… Tredici anni dopo, Jane Young abita in un paesino del Maine con la figlia Ruby. Ha una bella casa, un buon lavoro, una vita tranquilla. Ma tutto cambia quando Ruby inizia a fare ricerche sul padre, che lei non ha mai conosciuto. Nell’era di Internet, nulla si cancella e, ben presto, Ruby si trova di fronte a una verità sconcertante. Possibile che sua madre abbia mentito a tutti sulla propria identità e sul proprio passato? Ruby deve sapere. Perciò scappa a Miami, alla scoperta delle sue origini. E così anche Jane sarà costretta ad affrontare il fantasma di Aviva… Col suo stile delicato, ironico e sorprendente, Gabrielle Zevin ci racconta cosa significa essere donna nel mondo di oggi, un mondo in cui agli uomini è concesso tutto, mentre le donne sono ancora giudicate a ogni passo. Un mondo in cui basta un istante per stravolgere una vita. Ma anche un mondo che si può – che si deve – affrontare a testa alta, con coraggio e determinazione, per affermare il proprio diritto alla felicità.
 
Parlarne tra amici, di Sally Rooney
Collocazione 823.92 ROO
Io e Bobbi abbiamo incontrato Melissa per la prima volta a una serata di poesie in città dove ci esibivamo insieme. Melissa ci ha fotografate all'uscita, con Bobbi che fumava e io che mi tenevo impacciata il polso sinistro con la mano destra, come se temessi che se ne andasse per conto suo, il polso. Melissa usava una grossa macchina fotografica professionale e aveva vari obiettivi in un'apposita borsa. Chiacchierava e fumava e intanto scattava foto. Ha parlato della nostra performance e noi del suo lavoro, nel quale ci eravamo imbattute su internet. Verso mezzanotte il bar ha chiuso. Stava iniziando a piovere, e Melissa ci ha detto che se ci andava potevamo bere una cosa da lei. Siamo salite tutte e tre su un taxi e abbiamo trafficato per allacciarci le cinture. Bobbi stava seduta in mezzo e aveva la testa girata per parlare con Melissa, per cui potevo vederle il collo e le piccole orecchie a cucchiaino. Melissa ha dato al tassista un indirizzo a Monkstown e io mi sono messa a guardare fuori dal finestrino. Alla radio una voce ha detto: ottanta... pop... classici. Poi è partito un jingle. Ero eccitata, pronta a raccogliere la sfida di una visita a casa di estranei, già impegnata a elaborare complimenti e certe espressioni del viso per apparire interessante. 
 
Trattato di economia affettiva, di Paolo Nelli
Collocazione 853.9 NEL
Nello è un bambino che cresce negli anni ’70 del post boom economico. Padre operaio, madre casalinga, pochi soldi in famiglia e molti affanni affettivi, ma la sua è un’infanzia felice. Le avventure di Nello sono riviste così, alla luce di soldi e affetti. Un viaggio a seguire un bambino in un mondo sempre più pieno di possibilità, ma senza i mezzi per realizzarle. Dal pianto della nascita alla terza media, con lui si ride, ci si commuove, ci si affeziona e, anche, viene voglia di abbracciarlo questo ragazzino, per proteggerlo dalla realtà che lui sta scoprendo. Scorrono gli anni ’70, con le loro canzoni, la fine di Carosello, le nuove pubblicità, i telefilm, le Brigate Rosse: lo slogan “tutto è politico” diventa nell’esperienza di Nello “tutto è economico”. Perché lui non ha rivoluzioni e non ha lotte politiche. Quello che ha è l’epica delle piccole cose, l’epica del suo stupore quotidiano, i pomeriggi con gli amici, i mille nuovi prodotti e l’affetto a cui ambisce. Dentro lo svolgersi del racconto dell’infanzia ci sono le incursioni di Nello adulto, le sue relazioni, il suo lavoro, le sue emozioni. E la maestra che piange di fronte alla classe, il bacio rubato in colonia, il trapezista che perde la presa, Sandokan che uccide la tigre continuano ad avvenire in lui, nell’unico presente possibile, quello della memoria. Soprattutto quel soldatino rubatogli all’asilo, prima ancora di poterci giocare, l’inizio di tutto, perché nella vita, forse, “siamo tutto ciò che non abbiamo avuto”.
 
Uno di noi, di Daniel Magariel
Collocazione 813.6 MAG
Un ragazzino dodicenne, suo fratello maggiore e il loro padre, carismatico e manipolatore, hanno vinto quella che loro chiamano "la guerra": dopo il tribolato divorzio dei genitori, la madre ha perso la custodia dei figli. I tre lasciano il Kansas, di notte, e viaggiano verso ovest, verso la periferia brulla e desolata di Albuquerque, in New Mexico, per ricominciare una nuova vita insieme. All'inizio tutto sembra normale: i ragazzi vanno a scuola, giocano a basket e si fanno nuovi amici. Ben presto, però, la situazione precipita: strani personaggi vanno e vengono dal loro appartamento, e il padre da distratto si fa prima lunatico, poi imprevedibile e infine pericoloso. Magariel firma il ritratto di un bambino che lotta per cercare di tenere insieme i pezzi sparsi della sua famiglia, e descrive il legame feroce di due fratelli che si proteggono a vicenda da un padre di cui una volta si fidavano ma che ora non riconoscono più.
 
In, di Natsuo Kirino 
Collocazione 895.6 KIR
Suzuki Tamaki, scrittrice di successo, è al lavoro sul suo nuovo romanzo «IN - Oscenità». Il romanzo, di cui Tamaki ha già scritto la prima parte, ha per protagonista un personaggio femminile di un altro romanzo, «L'innocente», scritto circa quarant'anni prima dal famoso scrittore Midorikawa Mikio. «L'innocente» è un romanzo autobiografico, in cui lo scrittore protagonista e Io narrante descrive il difficile rapporto con la moglie Chiyoko e la relazione segreta con l'amante Maruko. Suzuki Tamaki, dopo aver deciso di fare di Maruko la protagonista del suo romanzo, parte alla ricerca della donna (ammesso che esista per davvero) e comincia a indagare sulla vita dello scrittore Midorikawa Mikio. L'indagine, in cui la protagonista è coadiuvata da due giovani redattori, s'intreccia con la vita privata di Tamaki, che vive a sua volta la fine di una intricata relazione clandestina con il suo editor, Abe Seishi. Emergono così in superficie numerosi episodi scabrosi: l'indole perversa dello scrittore Midorikawa, uomo abietto e donnaiolo senza scrupoli; la "purezza" della sua amante, praticamente sfruttata; la vendetta della moglie Chiyoko, che diventa scrittrice di successo surclassando il marito. 
 
Hotel Silence, di Auður Ava Ólafsdóttir
Collocazione 839.6934 AUD
Jónas ha quarantanove anni e un talento speciale per riparare le cose. La sua vita, però, non è facile da sistemare: ha appena divorziato, la sua ex moglie gli ha rivelato che la loro amatissima figlia in realtà non è sua, e sua madre è smarrita nelle nebbie della demenza. Tutti i suoi punti di riferimento sono svaniti all'improvviso e Jónas non sa piú chi è. Nemmeno il ritrovamento dei suoi diari di gioventú, pieni di appunti su formazioni nuvolose, corpi celesti e corpi di ragazze, lo aiuta: quel giovane che era oggi gli appare come un estraneo, tutta la sua esistenza una menzogna. Comincia a pensare al suicidio, studiando attentamente tutti i possibili sistemi e tutte le variabili, da uomo pratico qual è. Non vuole però che sia sua figlia a trovare il suo corpo, e decide di andare a morire all'estero. La scelta ricade su un paese appena uscito da una terribile guerra civile e ancora disseminato di edifici distrutti e mine antiuomo. Jónas prende una stanza nel remoto Hotel Silence, dove sbarca con un solo cambio di vestiti e la sua irrinunciabile cassetta degli attrezzi. Ma l'incontro con le persone del posto e le loro ferite, in particolare con i due giovanissimi gestori dell'albergo, un fratello e una sorella sopravvissuti alla distruzione, e con il silenzioso bambino di lei, fa slittare il suo progetto giorno dopo giorno...Auður Ólafsdóttir ha scritto il suo romanzo piú bello, il piú essenziale, tenero e ironico. Un libro che è un segno di pace, una stretta di mano laica che ci riavvicina a quanto di umano dentro di noi resiste agli orrori del mondo. 
 
Faremo foresta, di Ilaria Bernardini 
Collocazione 853.93 BER
Tutto ha inizio nel giorno del disastro. Anna sta piangendo la fine del suo amore: lei e il papà di Nico, il loro bambino di quattro anni, hanno deciso di lasciarsi. Quel giorno Anna incontra per caso Maria, un'amica di sua sorella che non conosce bene. Mentre parlano, Maria comincia a stare molto male. Anna le tiene la mano, la guarda crollare, chiama i soccorsi. Solo dopo l'ambulanza, il ricovero, le telefonate, si scopre che Maria ha avuto un aneurisma cerebrale. Trascorre una lunga estate di convalescenza e dolore per entrambe. Come si fa a reimparare a uscire di casa e parlare con le persone dopo aver capito quanto vicina è la fine? Come si fa a dire a un bambino che il papà e la mamma non si amano più? La crisi economica ha intanto reso tutti più poveri, le meduse invadono i mari, si annuncia la fine del mondo e pure le piante sul terrazzo della nuova casa di Anna e Nico sono mezze morte. Attorno alle due donne, solo siccità, incertezza e paura. Finché, insieme, cominciano a occuparsi del terrazzo disastrato e, mentre Maria toglie il secco e il morto, pianta nuovi semi e rinvasa, Anna le prepara da mangiare. Così, stagione dopo stagione, la menta diventa verdissima e forte, il limone e il fico danno i frutti e spuntano i girasole. L'oleandro e il glicine s'infittiscono, arrivano le lucertole, le farfalle, e ogni mattina un merlo comincia a visitare Anna e Nico. Le due donne imparano a prendersi cura delle piante e l'una dell'altra. E proprio come il terrazzo, anche questa storia si fa sempre più rigogliosa, fino a trasformarsi in una foresta, talmente selvaggia da contenere le vicende di tutta l'eccentrica famiglia di Anna e persino quelle della buffa cartomante a cui lei si rivolge in cerca di aiuto. A partire da un dolore comune a tanti – la malattia, la fine di un matrimonio, un bambino da proteggere – e armata di un talento luminoso e di una grazia unica, Ilaria Bernardini inventa un alfabeto botanico-sentimentale con cui compone una formula magica dal potere universale. Con Faremo Foresta inauguriamo un movimento gentile, fatto di cura e mani nella terra, di attenzione e di presenza. Questo libro è molto più di una storia, è un inno alla vita, una dolce rivoluzione del pensiero, un mantra per sopravvivere alla siccità e fiorire nel deserto. Per, poi, fare foresta. 
 
Castigo di dio, di Marcello Introna
Collocazione 853.92 INT
È l'estate del 1943 a Bari, quando un uomo corrotto e malvagio che tutti chiamano "Amaro" decide di rapire la figlia dodicenne di un ricco proprietario terriero della provincia. A capo di un'organizzazione malavitosa dai contorni inquietanti, Amaro è il re della Socia, un immenso palazzo fatiscente che nel corso degli anni ha subito un progressivo e inarrestabile degrado. Proprio quando il regime fascista cade, la Germania nazista perde colpi e gli Alleati prendono il controllo della città, grazie alla complicità e alla protezione del prefetto Nicola Arpino, Amaro si serve della sua corte dei miracoli, e specialmente del suo sadico vassallo Filippo, per gestire la borsa nera, i traffici legati alla prostituzione e allo spaccio di morfina, trasformandoli in guadagni faraonici che non gli bastano mai. A creargli qualche problema ci sono gli articoli di denuncia di Luca "il Bracco", un giornalista acuto ed entusiasta, le indagini incalzanti del commissario Michele De Santis, e il disprezzo sentimentale e umano di Anna, la donna più bella della Socia. Anna è la puttana letterata che conosce il latino e il greco antico e ritrova un po' di serenità solo quando può fare lezione ai due piccoli orfani che vivono in quell'inferno: Lorenzo e Francesco. Sullo sfondo di una città devastata dalle privazioni, dalle clientele e dalla malafede dilagante, la Socia è una realtà scomoda di cui tutti fingono di ignorare l'esistenza, il cupo teatro in cui si muovono i molti personaggi di questo romanzo corale, il palcoscenico dove Salvio, un fabbro taciturno e solitario, sceglie di sfidare Amaro per amore di Anna. In quei piccoli appartamenti invasi dalla muffa, oltre ai soprusi e alle malattie, c'è anche tanta brava gente. Ed è in questa alternanza tra bene e male, tra giusto e ingiusto, tra bello e orrendo che il romanzo si compie. 
 
La casa del tempo, di Nan Shepherd 
Collocazione 823.9 SHE
La Prima guerra mondiale è in corso e nel villaggio di Fetter-Rothnie, piccolo centro rurale scozzese, scarseggiano i giovani uomini: chi non è lontano, impiegato nell'industria bellica, sta combattendo in trincea. Le donne - comprese Lang Leeb e le tre figlie, che abitano a Weatherhouse, luogo di ritrovo di madri e figlie, zitelle e vedove - nel frattempo si sono riorganizzate come hanno potuto. Dal fronte occidentale, però, torna in permesso di malattia Garry Forbes: profondamente traumatizzato dalla guerra, ha maturato un'instabile percezione di se stesso e del tempo e dovrà tentare di ricostruirsi un'identità nella sua terra d'origine, così diversa dall'inizio del conflitto. "La casa del tempo" è l'intenso ritratto di una comunità alle prese con le crudeli perdite della guerra e le piccole tragedie, le brame e le delusioni che compongono ogni vita, un romanzo che sa raccontare il dolore e i turbamenti in modo potente. 
 
Non è mezzanotte chi vuole, di  António Lobo Antunes
Collocazione 869.34 ANT
La storia si sviluppa nel breve lasso di tempo di un weekend, che la protagonista e principale voce narrante trascorre nella casa delle vacanze della sua infanzia in procinto di essere ceduta ai nuovi proprietari. L'addio alla casa si dilata in una sequenza caotica di aneddoti e di ricordi relativi al passato drammatico della sua famiglia: c'è il fratello sordomuto nato da una relazione extraconiugale della madre che il padre ha accettato annegando la delusione nell'alcolismo, un altro fratello che si suicida traumatizzato al ritorno dall'Angola. E ci sono le vicende passate e presenti della protagonista: l'adorata amica d'infanzia che ritrova nella veste di una scostante dottoressa quando viene operata di un tumore al seno, il matrimonio infelice con un uomo mediocre, l'insoddisfacente relazione lesbica con una collega e il desiderio di farla finita come il fratello, gettandosi dalla scogliera. Intorno, tutta una galleria umanissima di personaggi secondari e, come sempre nei romanzi di Lobo Antunes, oggetti e animali che assumono temporanee valenze antropomorfe per farsi a loro volta partecipi delle vicende umane. 
 
 
Responsabile della pagina: Giulia Sampieri