
La notte è senza luna, tra le lapidi s’insinua un vento gelido e l’unico rumore è quello di passi sul vialetto di ghiaia. Poi l’uomo si ferma e rabbrividisce, ma non per il freddo. Lo sguardo è fisso sulla tomba di una giovane donna, morta decenni prima. Il segreto deve rimanere sepolto. Per sempre. Mai Guido avrebbe immaginato che una cosa del genere potesse accadere nel suo minuscolo paese, al limite estremo della Valle Cervo, dove gli inoffensivi residenti del cimitero da tempo superano di gran lunga quelli in vita. Un uomo è stato trovato morto, ucciso. La vittima era una persona che raramente si faceva vedere in giro, non si capiva bene nemmeno di cosa vivesse, ultimo discendente di una famiglia una volta in vista ma poi caduta in disgrazia. Sebbene Guido incarni la quintessenza dello spirito della Valle – poche parole e ancor meno sorrisi –, e per lui siano più importanti le piante di cui si prende cura come giardiniere rispetto alle miserie degli esseri umani, quella morte violenta gli fa scattare dentro quel misto di curiosità e ossessione per la verità che lo ha già messo nei guai più di una volta. E così una notte non resiste alla tentazione di entrare in casa della vittima, giusto per dare un’occhiata alla stanza dove il poveretto è stato ucciso. E subito un senso opprimente d’inquietudine lo avvolge: alle pareti, infatti, sono appese decine di ritratti fotografici e d’ingrandimenti di sguardi particolarmente disturbanti. Inoltre, chiedendo in giro, Guido viene a sapere che la vittima era solita visitare i cimiteri per scattare fotografie delle fotografie dei defunti… Possibile che sia lì la chiave del mistero? Anche perché, strano a dirsi, sembra che parecchie persone abbiano la passione di girare per cimiteri. A Guido quindi non rimane che raccogliere tutto il suo coraggio e inoltrarsi anche lui nel paese dei morti, sperando non sia troppo pericoloso…
Che cosa accade quando una donna smette di accudire i genitori malati e inizia a fotografare scoiattoli nel parco? Perché i passanti non riescono ad aiutare un uomo caduto in strada? In quale incredibile vicenda si imbatte un padre che esce di casa per acquistare un enorme peluche? Come può un uomo al volante compiere una scelta tra due pedoni che rischia di investire, un vecchio e un bambino? Con lucidità e sensibilità, “Ultima notte da poveri” racconta le contraddizioni della natura umana: dalla solitudine di chi si sente incompreso alle dinamiche più intime di una coppia, fino ai timori della vecchiaia, alle conseguenze dell’invidia e dei sentimenti più inconfessabili.


Torna in una nuova edizione Le figlie di Salem, il capolavoro di Thomas Gilbert, il primo titolo della sua trilogia sulla violenza e l’ingiustizia, il libro che lo ha reso un autore di culto anche in Italia. Un longseller da oltre 5.000 copie che conquista nuovi lettori a ogni nuova edizione, una pietra miliare del fumetto contemporaneo. Un villaggio il cui nome sarà tristemente noto per il cosiddetto caso delle “streghe”. Abigail ha quattordici anni ed è una delle vittime dell’oscurantismo e del fanatismo religioso che corrodono la vita della comunità. Tutto inizia quando un ragazzo le regala un piccolo asino di legno.
Lorenzo ha quell’età fatale in cui non dovresti più essere considerato una giovane promessa, non hai abbastanza esperienza per essere un venerato maestro, ma ti trattano sempre come il solito stronzo (specialmente quando chiedi un aumento). Ha quell’età in cui hai un discreto lavoro a Milano, “con grandi margini di crescita”. Hai una discreta fidanzata, alla quale potresti farci l’abitudine. Quell’età in cui, dopo anni, ogni cosa sembra sul punto di andare al suo posto. E, invece, tutto crolla. E quando tutto crolla, che si fa? Bisogna continuare a resistere nonostante il destino avverso? Nonostante le camiciedacolloquio, i monolocali seminterrati vista parcheggio, le partite di padel – anestetico contro la caducità della vita, i suoceri con la fissa del risotto giallo al dente? Bisogna continuare a resistere nonostante Milano? Oppure la soluzione per salvarsi da una trappola fatta di opportunità e promesse deluse è una ritirata strategica verso la Provincia lasciata anni fa? Certo, c’è quel problemino di dover tornare a vivere coi tuoi, di non ritrovare più gli amici di una volta e di sembrare un fallito agli occhi di tutti.


Siviglia, 1902. Trinidad Laredo parte sola dall’Inghilterra alla volta della fabbrica di ceramiche della Cartuja. Porta con sé un unico indizio: un piatto decorato a mano. È convinta che quell’oggetto custodisca un segreto legato alla celebre manifattura di ceramiche Pickman, dove da generazioni si producono i servizi di porcellana più raffinati d’Europa. La storia di Trinidad si intreccia con quella della fabbrica e della sua proprietaria, María de las Cuevas, custode di un’eredità minacciata dal declino, e con le vicende di due donne del passato: Felisa, pittrice silenziosa e tenace, che sogna un futuro diverso in cui possa esprimere sé stessa e il suo talento, e Macarena, decoratrice appassionata e ribelle, in fuga dal conformismo e dai limiti imposti alla sua libertà. La fabbrica è il cuore pulsante di una Siviglia in trasformazione, dove le tensioni sociali ribollono come il fuoco nei forni e ogni oggetto racconta una storia. Mentre presente e passato si intrecciano, Trinidad dovrà decidere se portare alla luce la verità o proteggerla.
Floriane è la rispettata vergine della forgia della Contrada dei Cacciatori: con la sua arte arma e protegge i cacciatori di vampiri. Sa qual è il suo ruolo e serve fedelmente il mastro cacciatore e l’intera comunità almeno fino alla notte della Luna di Sangue, quando vede suo fratello colpito a morte dal Signore dei Vampiri, Lord Ruvan. Floriane decide di combattere in prima persona, ed è disposta a morire se ciò significa uccidere Ruvan. Ma lui non vuole la sua vita: vuole lei. Rapita e rinchiusa nel castello dei vampiri, stringe un patto di sangue con il loro signore, legandosi anima e corpo al suo peggior nemico. Solo che adesso Floriane scopre che i vampiri non sono esseri malvagi come le hanno sempre raccontato, ma un popolo fiero tormentato da una crudele maledizione. E proprio lei, secondo Ruvan, potrebbe essere la chiave per spezzarla. Tutto ciò che Floriane desidera è difendere il proprio paese. Ma la sua lealtà viene messa a dura prova mentre verità e menzogna, odio e passione si confondono sempre più. Quando la ragazza si troverà a puntare il suo pugnale al petto di Ruvan, riuscirà a strappare il cuore dell’essere che ha rubato il suo?


Secondo una profezia, Mariel Spark è l’ultima e più potente strega della sua famiglia, ma c’è un piccolo problema. Ogni volta che si cimenta con la magia commette sempre qualche errore imbarazzante. In effetti, è molto più brava a cucinare e a occuparsi del giardino che a fare incantesimi. Un giorno, volendo evocare la farina che le serve per preparare dei muffin, per sbaglio evoca un demone, che di punto in bianco si materializza davanti a lei. E non si tratta di un demone qualunque, ma del leggendario Ozroth lo Spietato, un crudele mercante di anime. La sua reputazione, però, negli ultimi tempi è un po’ appannata a causa di uno sfortunato accordo fatto con uno stregone, che lo ha dotato di un’anima umana. Nonostante Mariel lo abbia evocato accidentalmente, il demone si ritrova legato a lei in modo (quasi) indissolubile ed è costretto a seguirla ovunque. I due a questo punto stringono un patto: fingeranno di essere una coppia, così Mariel potrà far credere alla sua famiglia di aver finalmente trovato un fidanzato e Ozroth avrà l’opportunità di riacquistare la reputazione perduta (sempre che la ragazza accetti di aiutarlo). Ma la convivenza tra i due – tanto divertente, attraente e insopportabilmente allegra lei quanto cupo e scontroso lui – si fa subito scoppiettante, preludio di un’attrazione molto pericolosa
Dopo la morte del millenario Adàm, Eva – la Primamà, la prima donna – resta sola nel paese Senzanome a raccontare storie, curare con le erbe, dare forma nell’argilla ai defunti. La sua voce antica e sapiente risale la corrente dei secoli e riscrive la genesi del mondo da una prospettiva nuova: quella delle donne, dello spirito femminile che scorre nella terra, nell’acqua, nella memoria. In un villaggio sospeso nel tempo, dove gli uomini venerano un dio punitivo e le donne si affidano alla Mamagrànda del mondo-di-sotto, Primamà si oppone all’ordine patriarcale educando le giovani all’ascolto, accompagnandole nei sentieri dell’immaginazione e della libertà. Nelle sue storie-belòrie – in cui il mito si fonde con il reale e il presente può spiegare il passato – ritroviamo il volto delle nonnàve di ogni tempo, la loro competenza in fatto di disgrazie e speranze, la sapienza nel conservare i racconti, la fede antica a cui rivolgersi nel bisogno.


Silla Nordvig e suo padre, Matthias, conducono una vita semplice, lavorando le terre dello Jarl di Skarstad, una piccola città del regno di Íseldur. Ma le cose stanno cambiando. L’oscurità e la violenza si insinuano nei villaggi, le accuse di stregoneria si moltiplicano, e i Klaernar – i guerrieri della regina – costringono i cittadini ad assistere alle esecuzioni che avvengono in pubblica piazza. Quando un uomo osa ribellarsi e viene giustiziato sul posto, Matthias capisce che restare è diventato troppo rischioso: sa che le visioni misteriose che tormentano Silla fin dall’infanzia potrebbero infatti costarle la vita. La notte della fuga una squadra di Klaernar irrompe all’improvviso per catturare la ragazza. Matthias viene ucciso, ma prima di morire rivela alla figlia una verità sconvolgente e la implora di cercare rifugio nella città di Kopa. Sola e in fuga, Silla si mette in cammino verso Nord, rincorrendo quelle risposte che le sono sempre state negate. L’unico modo per raggiungere Kopa, però, è attraverso la Strada d’Ossa, un cammino di mille miglia infestato da nebbie letali, creature delle tenebre e un assassino che la insegue come un’ombra. Sopravvissuta a stento al primo tratto di viaggio, Silla si imbatte nell’Equipaggio dell’Ascia Insanguinata, una famigerata banda di mercenari. Se riuscirà a conquistare la fiducia di Occhi d’Ascia, il loro cupo ed enigmatico leader, e di Lupo, il suo affascinante braccio destro, l’Equipaggio la scorterà fino a destinazione. Mentre i legami tra loro si fanno sempre più profondi e lo spietato sicario mandato sulle sue tracce si avvicina, Silla dovrà affrontare i segreti celati nel suo passato per scoprire chi è davvero, e perché la regina la vuole a tutti i costi.
Il duca del potente Casato degli Hauteclare è stato il primo a cadere. Col mio pugnale infilato nella schiena. Non l’ha visto arrivare. Non ha saputo prevedere le mosse della figlia bastarda, che aveva ordinato di uccidere assieme a sua madre. Avrebbe dovuto lasciarci morire di fame assieme al resto della Stazione, scarti della società. Ora non è rimasto nulla. Solo una rabbia cieca e il bisogno di farla pagare agli Hauteclare. A tutti quanti. Anche a costo di cavalcare Heavenbreaker, una delle poche enormi macchine rimaste dalla guerra, e di combattere contro i nobili più feroci del sistema. Ogni vittoria significa che un altro dei miei nemici è morto. E qui, nel freddo terrificante dello spazio, io e la macchina ci muoviamo come un sol corpo, decisi ad annientare ogni avversario. Anche se è qualcuno a cui tengo. Anche se è qualcuno di cui mi sto innamorando. Ma ora non sono sola. Non più. C’è qualcosa nella macchina assieme a me. Qualcosa di tremendo. Qualcosa d’altro. E non si fermerà.



